IL SISTEMA VINCOLARE

La modulazione della contrazione dei muscoli adduttori della mandibola è l’ obbiettivo principale del nostro set up ortodontico poiché ciò consentirà di ridurre al minimo la pressione di esercizio media sia della masticazione che della deglutizione , e permetterà inoltre che la pressione massima sia generata solo in un momento specifico delle due attività e cioè quando i denti si troveranno nella relazione più adatta alla dissipazione fisiologica dei carichi applicati.

Il raggiungimento di questo obbiettivo dipende soprattutto da numero, forma , volume , orientamento e posizione dei denti che rivestono un ruolo fondamentale nel funzionamento del sistema vincolare che regola da un punto di vista meccanico i movimenti compiuti dalla mandibola . Tali movimenti complessi sono ciò che indichiamo con termini di uso comune come masticare , deglutire e parlare.


Macchina

Il termine macchina designa un insieme di componenti, di cui almeno uno mobile, collegati tra loro e connessi solidalmente allo scopo di adempiere un‘ azione ben determinata, capace di compiere lavoro attraverso una forza. La macchina presenta una struttura specifica dedicata al lavoro che svolge reso possibile da una serie di meccanismi


Bio macchina

L’ organo masticatorio agisce le funzioni per cui è stato concepito attraverso il movimento e l’applicazione di forze che a ciò conseguono. Tali forze vengono applicate a seguito della contrazione dei muscoli e in modo prevalente direttamente o indirettamente tramite tramite il contatto tra i denti . A differenza di una macchina la bio-macchina ha la capacità di adattarsi , di auto-ripararsi e di modificare entro certi limiti gli schemi motori funzionali che le fanno funzionare ( R.F.C.O. )


La mandibola : leva di 3° genere

  • E’ una leva di terzo genere
  • E’ una leva sempre svantaggiosa
  • E’ una leva con grande vantaggio dinamico e grande svantaggio statico
  • Il vantaggio meccanico della leva varia in continuo in funzione della posizione del bolo.

Bio macchina : movimento e lavoro

Per molteplici aspetti l’organo masticatorio è assimilabile ad una bio-macchina adatta  ad eseguire movimenti complessi finalizzati all’ esecuzione di attività utili come masticare , deglutire , parlare o di attività senza scopo apparente come serrare e/o digrignare i denti. I movimenti complessi eseguiti dall’ organo masticatorio sono  controllati da fini sistemi di regolazione neuro-muscolare e da vincoli di movimento strutturali ( denti , articolazioni temporo-mandibolari , basi ossee , etc. ) in grado di determinarne  il funzionamento e l’efficienza.


Sistema vincolare e di dissipazione delle forze

L’ organo masticatorio ha primariamente un problema di tipo coordinativo legato alla necessità di fare “ uscire “ senza danni e in maniera efficiente in rapporto alla funzione principale e cioè la masticazione, i denti mandibolari dal “ cono d’ ombra “ dei denti mascellari. Il problema degli erbivori e degli onnivori è che masticano compiendo  movimenti eccentrici alquanto complessi. L ‘ organo masticatorio è dotato di una serie di strumenti per  effettuare con successo questa operazione. Esso dispone infatti di una serie di vincoli che limitano o guidano i movimenti compiuti dalla mandibola. ( Sistema vincolare ). L’ organo masticatorio dispone inoltre di un sistema efficiente per la dissipazione delle forze applicate. ( Dissipazione delle forze )


Il sistema vincolare e di dissipazione della forze

Contribuisce a determinare le modalità con cui ciascuno di noi mastica , deglutisce e parla.

Il sistema vincolare è un sistema complesso composto da vari elementi

  • Denti
  • Ossa della faccia
  • Articolazioni temporo mandibolari
  • Muscoli
  • Lingua
  • Condizione psico emotiva

Curva di compensazione di Wilson

Se osserviamo da posizione frontale i denti in sezione come nella figura 1 e tracciamo una curva che collega gli apici delle cuspidi dei denti otteniamo una curva che indica i gradi di libertà di cui la la mandibola dispone negli spostamenti laterali , la curva Di Wilson . Tanto più questa curva si appiattisce tanto minore sarà la possibilità per la mandibola di muoversi lateralmente . Tanto più questa curva si appiattisce tanto più il ciclo masticatorio che otteniamo al termine della terapia si avvicinerà a quello rotante con componente traslatoria minima caratterizzato da una pressione di esercizio elevata poiché gli adduttori della mandibola saranno usati come tali nel 100% di ogni unità masticatoria. L’ effetto contrario , ciò che vogliamo ottenere dai nostri set-up ortodontici , viene ottenuto dando il corretto valore curva di compensazione. In figura 2 sono mostrati l’ assiografo elettronico , ed il tastatore digitale che vengono utilizzati per la programmazione della curva di compensazione di Wilson a valori individuali e cioè tenendo conto delle caratteristiche strutturali specifiche delle articolazioni temporo-mandibolari del paziente.


Curva di compensazione di Von Spee

Se osserviamo da posizione laterale i denti ( figura 1 ) possiamo osservare che collegando gli apici delle cuspidi dei denti otteniamo una curva , la curva di Von Spee. Questa curva contribuisce a regolare il movimento di protrusione ( grado di libertà nei movimenti anteriori ) di concerto con l’ orientamento del piano occlusale rispetto al piano asse orbitario , con la forma e orientamento del condilo mandibolare e della cavità articolare temporale e con la forma , volume , orientamento e posizione dei denti ,consento l’ instaurarsi di un ciclo masticatorio traslante con componente rotatoria minima.


Si consideri infine che nella progettazione del sistema vincolare , per quanto concerne i denti è certamente importante considerare i dati ottenuti con l’assiografia elettronica ma è altrettanto importante prendere in considerazione le informazioni che in fase di allestimento del simulatore digitale ci offre la Smile Bean del cranio per ciò che riguarda le articolazioni temporo-mandibolari. In base all’ assetto articolare del paziente sarà necessario modificare adeguatamente il set-up ortodontico allo scopo di definire orientamento e posizione adeguati dei denti ed eventuali aggiustamenti morfologici qualora essi siano necessari come ad esempio capita frequentemente per le superfici funzionali dei denti canini. L’ immagini seguente mostra in maniera inequivocabile la differenza sostanziale tra i due assetti articolari limite per quanto riguarda le modalità che il condilo della mandibola ed il relativo disco articolare hanno nell’ affrontare, nel corso delle attività funzionali , i tubercoli articolari temporali.


La costruzione di un sistema vincolare inadeguato per appiattimento o peggio inversione delle curve di compensazione introduce un grave impedimento al funzionamento fisiologico dell’ organo masticatorio aprendo la porta a tre possibili e indesiderabili scenari